martedì 30 novembre 2010

La prima febbrina

Questa mattina sveglia presto , mamma mi ha fatto il mio biberon di latte, poi mi ha dato le medicine e siamo usciti  a fare delle piccole spese, siamo passati dalla farmacia dove mamma mi ha pesato ho preso kg 1,5 in questi giorni che sto con loro, ora peso kg 9.
Mi piace tanto andare a passeggio, ma non sopporto il cappellino che mamma mi mette in testa. Tornati in camera dovevamo andare in piscina con il mio amichetto, ma io avevo la febbre a 38,5i, mamma mi ha dato la tachipirina e siamo rimasti in camera, ho giocato un pò con i miei giochini e poi mi sono addormentato.
Ho dormito 3 ore, mi sono svegliato alle tre ho mangiato la mia pappa e metà mela cotta, ora con il pancino pieno posso mettermi a scrivere qualcosa e a giocare.




lunedì 29 novembre 2010

Giornata importante oggi.....

Questa mattina con mamma e papà siamo andati al francese per colazione, io ho assaggiato il croissant e un pò di succo d'arancio, poi siamo tornati in camera e ci siamo vestiti a modo, di solito rimango in body perchè qui fà un caldo tremendo, ma mamma mi diceva che dovevamo andare da un ministro che mi doveva prendere le impronte dei miei diti e poi che finalmente io sarei stato il loro figlio per legge.


 Io non ci capivo nulla comunque arrivata l'ora siamo andati con il mitico tuc tuc verso il ministero della Cambogia, ma a metà strada ci chiamano e ci dicono che tutto è rimandato e torniamo in albergo.
Dopo mamma mi ha portato a pranzare in piscina con il mio amichetto e dopo siamo andati  al francese a pranzare.
Vista l'ora tarda ho pensato di schiacciarmi nel frattempo un pisolino.......



Nel pomeriggio ha piovuto tanto, qui quando inizia a piovere la butta a raffiche e alza un vento tremendo, ma l'umidità sale alle stelle.
Era quasi buio quando ci chiamano per andare al ministero, il ministro era finalmente disponibile hurràààààà, ci siamo rivestiti, abbiamo preso il tuc tuc e ci siamo immersi nel traffico di Phnom Penh, una corsa all'ultimo minuto, visto che i tuc tuc più di 30 all'ora non riesce ad andare, ma qui è il mezzo più facile per arrivare prima.
Finalmente arrivati, c'era una signorina che ci stava aspettando ha preso i miei ditini e sporcandomele di inchiostro mi ha fatto colorare su di un foglio dove avevano firmato mamma e papà prendendomi le mie impronte, poi mi hanno consegnato il foglio con il mio nome e abbiamo fatto la foto insieme al ministro.





Finita la cerimonia siamo andati tutti insieme a festeggiare al ristorante italiano con pizza e champagne........

domenica 28 novembre 2010

Questa mattina sono stato in piscina, fà un caldo qui.....ma il bagnetto non l'ho fatto sono un pò raffreddato, ho giocato con altri due amici, Alessio e Tomas, poi mi sono coccolato tra le braccia della mamma e mi sono fatto un bel pisolino.



Passeggiatina in terrazza e una mattina in piscina

Ieri mattina mamma e papà mi hanno portato dalla pediatra, ma io sto bene, sto benone come un toro, comunque la dottoressa è stata bravissima, io mi sono addormentato quando è arrivato il mio turno. La mamma mi sta dando delle medicine buonissime ed io le prendo volentieri perchè sono dolci e buone. A pomeriggio sono stato in terrazzo.


sabato 27 novembre 2010

Ieri ci ha regalato una giornata ricca di emozioni....

Ieri è stata una giornata bellissima, ci ha regalato il suo sorriso e i suoi abbracci.
Ogni sua prima cosa che fà nuova per noi è una grande emozione.

Guardate un pò......


Ieri sera poi tante risate giù nel cortile dell'albergo, e una sudata per inseguirlo, correva, aveva voglia di uscire giù in strada. Ci farà tanto lavorare ma siamo contenti così.

La prima notte con mamma e papà

Guardate quanto è bello e vispo questo nostro figlio.....

giovedì 25 novembre 2010

...ancora delle sorprese. Che bello!!!

Arrivati in istituto il direttore ci dice che potevamo tenerli con noi e che non era necessario lasciarli lì e ritornare domattina. Noi super contenti abbiamo ringraziato della disponibilità e fiducia e siamo ritornati in albergo. Abbian giocato con il telefono che parla e canta, poi abbiamo cenato e a nanna.

L'incontro........

Siamo arrivati a Phnom Phen alle 9.00 ora locale (le tre di notte in Italia), fatte tutte le procedure di visto, ritiro bagagli c'era la nostra referente Chiara che ci aspettava, dopo presentazioni e saluti ci ha proposto di fare una doccia veloce e di andare ad incontrare i nostri figli, a questo punto anche se stanchi per il lungo viaggio, per il fuso orario e il cambio di temperatura abbiamo accettato ......per i figli si fa tutto e passa pure la stanchezza.
"Che emozione che ci si sentiva dentro quanto più si percorreva la strada e ci si avvicinava a nostro figlio. Non ci sembrava vero, eravamo arrivati in Cambogia, la tanto attesa Cambogia, immaginavamo una realtà come l'abbiamo vista, ma vederla proprio intorno a te, ti sembra ancora più vero. Motorini super affollati di gente minimo 2 persone max 4, tuc tuc, macchine che ti camminano di destra e di sinistra, ragazzini di tutte le età per strada, traffico peggio che da noi.
Finalmente ci fermiamo davanti ad un cancello e dentro vediamo che ci sono delle giostrine.....siamo arrivati. Il direttore ci accoglie, non facccio in tempo a sedermi che vedo uscire dalla porta un'educatrice e subito esclamo "è Phala", che mi alzo chiedendo permesso alla nostra referente e gli vado incontro. I miei occhi si riempiono di lacrime il mio cuore di gioia, lui inizia a piangere ma l'educatrice me lo mette in braccio......Phala si aggrappa a me piangendo, ma subito cerco di tranquillizzarlo e lui  smette di piangere. Lo tengo abbracciato a me, lo stringo, gli parlo, l'Antonio cerca di avvicinarsi per accarezzarlo, ma lui ritira il braccio, non vuole essere toccato, cerco di darglielo in braccio ma lui inizia a piangere di nuovo, quindi lo riprendo e smette, ma basta un'oretta e lui già inizia a guardarlo, gli avvicino la sua manina al suo viso per fargli fare una carezza, per iniziare un contatto......basta poco e lui si inizia a rilassarsi  e si addormenta nelle mie braccia.






........ci dicono che lui è abituato a dormire dopo pranzo (tutto il suo papà), quindi lo portiamo nella sua culla, ma mentre siamo lì che lo salutiamo per tornare il giorno dopo, ci viene detto che se volevamo potevamo portarlo via un tre ore per poi riportarlo in istituto per le 17.30. Accettiamo subito, primo acquisto passeggino (maneggevole ma comodo) poi cerchiamo degli omogenizzati alla frutta per merenda e altra roba varia.
Phala Matteo si girava intorno incuriosito nel vedere le luci , la gente, le macchine, ma era tranquillo, anzi nella macchina vocalizzava cercava di indicarmi qualcosa.
E' stato bellissimo, lui era con noi, tra le nostre braccia, ci guardava e ci cercava.
Finalmente tra le braccia di papà stringendo il suo Winny the Pooh.





........e ci sta bene oggi anche la corsa sul tuc tuc.......


....si và in albergo per cambiarlo, perchè era tutto bagnato. Gli faccio un bagnetto veloce, lui è sempre tranquillo, si fà spogliare, si fa lavare e rivestire e dopo una mezz'oretta di nanna, poi si ritorna all'istituto.

La nostra partenza......

martedì 23 novembre 2010

Toc.. Toc.. si parte finalmente.

Finalmente partiamo....abbiamo ricevuto l'autorizzazione per partire e domani mattina prenderemo l'aereo per venirti a prendere.

...Amore di mamma e papà aspettaci mancano solo due giorni e saremo da te, non stiamo vedendo l'ora di incontrarti.

Un saluto ad amici e parenti che ci hanno sostenuto e hanno gioito con noi, ci scusiamo per coloro che non abbiamo fatto in tempo a salutare, ma presto ritorneremo con il nostro piccolo Phala Matteo.

...e ora iniziano i lavori per la sua cameretta.

Non avevamo mai pensato alla culla e invece eccoci qua, super contenti. Abbiamo pitturato la cameretta e ora vi mostriamo il risultato...........



.....è bellissima, manca solo Phala Matteo.
Ti stiamo aspettando nostro piccolo grande amore, mamma e papà ti vogliono tanto, tanto ma tantissimo bene.

23 settembre 2010.....per noi il giorno della prima ecografia

Finalmente è arrivato il giorno di poter conoscere chi è nostro figlio. Quella mattina eravamo tutti e due emozionati, cercavamo di immaginare cosa ci avrebbero detto Valentina e Chiara, ma soprattutto cercavamo di immaginare nostro figlio, pregavamo soprattutto perchè stesse bene in salute, ma mancavano poche ore ormai è tutto sarebbe diventato realtà.
Arrivati ci siamo salutati con Valentina e Chiara e dopo ci siamo seduti e ci hanno letto la scheda di nostro figlio:
maschietto, di 20 mesi, nome Phala è che dalle analisi fatti è in buone condizioni di salute, ha solo bisogno dell'amore di mamma e papà.
Eravamo felicissimi, non pensavamo che nostro figlio fosse stato così piccolo, la nostra felicità è esplosa a mille, eravamo contentissimi, una gioia immensa. Alla fine ci hanno mostrato la foto.....è bellissimo, l'Antonio ha detto subito assomiglia tutto a me, la coincidenza, il destino puoi chiamarla come vuoi, ma i figli, soprattutto questi figli venuti dal cuore  assomigliano tutti a noi genitori di cuore.
Terminato l'incontro la nostra felicità l'abbiamo condivisa con i nostri familiari e amici e tutti ci hanno dimostrato il loro affetto e la gioia dell'arrivo di nostro figlio.
Ora i nostri pensieri erano tutti per lui, ogni momento era per lui.

lunedì 15 novembre 2010

L'inizio del nostro sogno

Quando inizi il  percorso adottivo guardi al futuro e pensi che sei molto lontano dal giorno in cui diventerai mamma e papà, sai già che passeranno giorni, mesi e forse anche anni, ma non passerà um momento in cui non penserai a tuo figlio, ti farai tante domande:
"sarà maschio o femmina?".... ma non ti importa del sesso
"quanti anni avrà?".... ma non ti importa la sua età
"sarà uno o più fratelli o sorelle?".... ma non ti importa
"come starà in salute?".... ti auguri bene
"come sarà il giorno che lo incontreremo?".... e cerchi di immaginare
"quando mi chiameranno?".... speri ogni giorno che arrivi quella telefonata, ma il tempo passa e il telefono non squilla mai, pensi che forse il tuo ente o la referente abbia smarrito il tuo numero e cerchi di chiamarla, ma niente di nuovo, tutto tace.........
 Alcuni giorni non ce la fai, hai voglia di urlare al mondo intero la tua rabbia, il tuo dolore, la stanchezza che non ce la fai più a stare ad aspettare, poi pensi a tuo figlio di cui ancora non sai niente, sai solo che ti sta aspettando, che ci sono nel mondo tanti bambini che aspettano che arrivi mamma e papà, pensi al loro dolore che è più grande del tuo e ti fai forza per loro e vai avanti, perchè c'è la devi fare per loro.
Negli anni che passano incontri tante persone che stanno vivendo la tua stessa esperienza o che l'hanno vissuta prima di te e ora sono una famiglia,conosci persone che sono in attesa come te e che finalmente arriva la chiamata, partono e tornano famiglia e vivi con loro le loro gioie, c'è chi  invece è all'inizio è ha bisogno di ascoltare la tua esperienza, allora ti confronti, vivi con loro le tue ansie, le tue paure, le tue gioie e ti danno una carica in più, perchè non ti lasciano soli, ti coinvolgono in tutto, sperano insieme a te che arrivi presto quella chiamata, pregano per te e insieme a te perchè quel vuoto sia presto riempito, per noi sono delle persone molto importanti.

I giorni vanno avanti, passano i mesi e per noi sono passati anche gli anni, esattamente quattro, poi una mattina come tane altre ti alzi, inizi la tua giornata lavorativa, torni a casa mangi e non ti aspetti mai che quel pomeriggio il telefono squilli e dall'altra parte  Valentina ti dice:" Finalmente è arrivato il vostro abbinamento". Anche se sono le 14.40 del 21 di settembre e fa caldo ti vengono i brividi, inizi a non capire niente, le emozioni si susseguono vorresti urlare al mondo intero la tua felicità, la tua gioia, ma ancora non puoi perchè non sai nulla di tuo figlio perchè per telefono non ti dicono altro e il nostro appuntamento è fissato per giorno 23 alle 16.30.
Quel pomeriggio l' Antonio era uscito presto per lavoro, ha ricevuto lui la chiamata di Valentina e poi mi ha mandato un sms "Finalmente mamma e papà", subito ho detto:"questo è matto!" poi mi sono ripresa e ho capito quello che voleva dire, l'ho chiamato subito chiedendo se fosse tutto vero, cosa gli aveva detto Valentina e poi tante lacrime, lacrime di gioia, non riuscivo a capire più nulla ero felice, ma tutto mi sembrava ancora un sogno, ma finalmente il nostro sogno che diventava realtà, era il nostro momento, lui esisteva e ci stava aspettando. Seduta sul divano piangevo, volevo condividere con famigliari e amici la nostra gioia, ma ancora non potevamo raccontare nulla perchè neanche noi sapevamo nulla di nostro figlio, sapevamo solo che c'era, dovevamo aspettare il 23 per conoscerlo, sapere il suo nome, la sua età e forse se eravamo fortunati anche una sua foto, era un susseguirsi di emozioni, ridevamo e piangevamo abbracciati.
Le uniche persone con cui potevamo condividere la nostra gioia erano coloro che ci hanno accompagnati nel nostro percorso, le persone importanti di cui parlavamo prima, così ho chiamato la nostra "mamma aibi Marina" e la  "zia aibi Agnese", è stat bello condividere con loro la nostra gioia.